Dicono che quando fa caldo la gente impazzisce. Io invece sostengo che quando la calura è insopportabile le persone iniziano a perdere il senso del pudore e della decenza.
IL SOLE SCIOGLIE LO STILE
Solitamente una donna passa almeno un quarto d’ora davanti all’armadio per decidere cosa indossare. Si cambia tre volte. Sbuffa e impreca. Poi esce di casa.
Quando invece fa molto caldo la donna dimezza drasticamente i tempi della vestizione. Perché esce praticamente in mutande.
COME VESTIRSI IN CITTA’ E COSA NON INDOSSARE QUANDO FA MOLTO CALDO
A parte le eccessive nudità mostrate senza alcuna remora, ci sono altre cose che sarebbe meglio non mettere quando fuori ci sono quaranta gradi con il novanta percento di umidità che anche le protesi della Cipriani rischiano la liquefazione.
Siete pronte a prendere appunti?
1. TESSUTI ACRILICI
Come si sa, i tessuti sintetici in quanto tali, non sono molto dalla parte della traspirabilità. Se quindi indossati con trentacinque gradi e quaranta percepiti, creano un piacevole effetto sauna che vi consentirà di perdere un chilo di liquidi in un tragitto di dieci minuti.
Peccato che quei liquidi si trasferiranno sui vostri abiti, facendovi sembrare delle provette Miss Maglietta Bagnata edizione Linea M1 della metro. Per non parlare del fatto che rischiate di prendere fuoco ogni qualvolta qualcuno si accende una sigaretta. Anche a duecento metri da voi.
2. STIVALETTI INVERNALI
Perché lo so che fanno molto stile British, che sono alternativi e che ognuno è libero di mettersi quello che vuole. Però, c’è sempre un però. Ad esempio, immaginate che proprio quel giorno incontrate l’uomo dei vostri sogni e che l’atmosfera si fa subito bollente e che quindi quegli stivaletti dovrete toglierli. Ecco, forse così vi ho convinte. E poi fanno tanto anni Novanta, che sono passati da un pezzo e sono stati gli anni peggiori in quanto a moda!
3. SHORTS CORTISSIMI
Capisco che pensare di infilare un paio di pantaloni sia come chiedervi di fare conversazione con una corteggiatrice di Uomini e Donne, ma se proprio dovete indossare gli shorts fate in modo che non facciano concorrenza ai vostri slip. Ergo, le chiappette devono essere coperte. Anche se il vostro sedere è come quello di Michelle Hunziker.
4. JEANS
E quando scrivo jeans, intendo quelli spessi quanto un dito. Che poi, provate ad infilarli quando siete appiccicose come un barattolo di miele. In commercio vendono jeans in cotone estivo, che oltre ad essere più freschi, sono più elastici e quindi semplici da indossare. Perché se già ci sono duecento gradi, magari la saltellata per infilarli è meglio evitarla, no?
5. INFRADITO DI PLASTICA
Dammi tre parole: sole, cuore e amore. E siete tutte li a infilare le infradito in plastica che si usano per andare in spiaggia. Solo che siete in città, con strade sporchissime e mare non pervenuto.
E non provate a dire che soffrite di caldo ai piedi, perché ci sono altre calzature adatte: dei sandali in pelle, i gladiator oppure le espadrillas. Scegliete voi ma lasciate le infradito nella scarpiera.
6. TRASPARENZE
Altra tendenza per me inspiegabile, è quella di indossare capi trasparenti. Che poi il dramma non è la trasparenza in se, che se posizionata bene trovo assolutamente glam, ma il fatto di usarla come total look.
Che poi anche qui torniamo al discorso dei materiali sintetici. L’aria passerà pure, ma sai che bello l’effetto del trasparente appicciato alla pelle… da film di Tinto Brass. E se poi ci mettete anche l’intimo a contrasto, magari vi chiama Bigas Luna.
7. MOLLETTONE GIALLO IN PLASTICA
Perché avere i capelli lunghi quando la calura è insopportabile è un bel problema. Lasciarli sciolti è praticamente impensabile e quindi in preda ad un delirio mistico causato dal caldo, eccovi li che raccogliete i capelli in quei bei mollettoni stile sono a casa a fare le pulizie.
Magari una bella treccia? O una chignon? Le alternative ci sono. Lo stile ringrazia. Piuttosto uscite con i bigodini, magari lanciate una nuova moda.
8. JELLY SANDALS
Che un tempo erano i sandali (orribili per giunta) che si usavano per andare sugli scogli. E per molte il loro uso è ancora solo quello.
Solo che la moda è strana e quindi ha pensato di proporli come sandali per uscire la sera. O peggio ancora di giorno. Con l’asfalto rovente e il piede che suda e scivola qua e la, regalando siparietti piuttosto divertenti. Ma quelle che suscitano in me un moto di tenerezza, sono quelle che li mettono con le calze. E non proseguo oltre.
9. REGGISENO A FASCIA CON SILICONE
Perché per quanto il silicone sia utilissimo per non far scivolare giù il reggiseno è anche complice di una iper sudorazione che ne vanificherà l’effetto. E in un attimo vi ritroverete con il seno che scambia il contatto Facebook con l’ombelico.
Magari in giorni particolarmente caldi indossate una maglia che abbia le spalline e vi permetta di indossare il reggiseno classico.
10. PANCE SCOPERTE… NON SONO PER TUTTE
Ok, va di moda il Crop Top che però lascia scoperta una piccolissima parte del vostro addome. Il problema è quando vedo ragazze con top che fanno concorrenza ad un reggiseno per larghezza e tutta la morbidezza della pancia in bella vista. Perché io sono dalla parte dell’amore, di qualunque sesso o colore.
Ma le maniglie dell’amore in bella vista, quelle no. Questo non significa che se avete un addome come quello degli Angeli di Victoria siete esentate. I risultati della palestra li farete vedere in spiaggia. Lasciate quindi questo tipo di look a situazioni più appropriate, come magari il Festival di Coachella.
Vi siete ritrovate in qualcuno dei dieci punti? Tranquille è normale. Il caldo non fa ragionare molto bene e anche la più stilosa sbaglia. Ma per fortuna ci sono io a riportarvi sulla retta via! 🙂
Leggendo questo articolo ho riso come una matta e mi complimento con l’autrice per la verve comica che la contraddistingue! 😀
Per fortuna non rientro in nessuno dei punti elencati, perchè capisco il caldo, capisco la voglia di volersi mostrare, capisco che è estate e, la maggior parte fa questi errori ma…un minimo di buon gusto!!!!!
I jeans d’estate li indosso ma a patto che siano di cotone leggero e modello palazzo, anche gli shorts ma di certo non a misura inguinale, indosso spesso vestiti, lunghi o corti in tessuto naturale che faccia respirare la pelle e MAI quegli orribili sandali in plastica che sono terribili pure in spiaggia!
E’ proprio vero che al peggio non c’è mai fine…
sante parole… articolo azzeccato
bellissimo tutto ma con gli stivaletti invernali ci moioo! 😛
PERò QUELLE SCARPE IN GOMMA PROPRIO NO DAIII 😉 😉
Eppure c’è chi le usa. Anzi in tante le usano. E io inorridisco anche solo a scriverne …
ahahaha anche io..comunque è vero c’è chi usa anche peggio
io sconsiglierei l’utilizzo degli short a prescindere, non tanto per chi se li può permettere e chi no, ma li trovo poco igienici soprattutto se si seggono sui sedilli della metro e autobus con short stile “mutandoni” .
I germi, questi sconosciuti. Che poi non odiano l’effetto pelle appiccicata al sedile???
Grazie per aver letto l’articolo!
bello l’ultimo outfittttt
Trovato su Pinterest! E anche io lo adoro!
🙂
tutto perfetto, otttimo
Grazie Antonella!
Paola concordo con tutto ciò che hai elencato.
E l’elenco sarebbe stato ancora più lungo … ma ho dovuto darmi un contegno. All’orrore non c’è mai fine. Sono sicura che Dante ha scritto qualcosa su un girone dei tamarri ma il suo editore non l’ha pubblicato.
ripetiamo tutte in coro: gli shorts non sono mutandine!
Gli shorts non sono mutandine!
vero! in questi giorni in città si vede di tutto, persone che si credono di stare in spiaggia e abbigliamento poco adatto
Credo che quindi in spiaggia vadano nude. Ritorno alla natura. Adamo ed Eva.
Concordo e questo decalogo lo dovrebbero in tante … 😉
Sto pensando di farne un libro e venderlo su Amazon nella categoria dovere civico. E farlo studiare a scuola.
non sarebbe una cattiva idea!
Ci vorrebbe un libro!
Bellissimo questo articolo, brava Paola!!!
Una standing ovation sarebbe gradita ???
ahaha concordo su tutto! va bene il caldo ma non dimentichiamoci il buon gusto e la sobrietà! tra l’altro più nudo non vuol dire più attraente, anzi… quando guardo le ragazzine in short e canotta ( spesso corta) penso che anche se sono giovani e carine sembrano ” vestite da casa”… poi a fianco una volta è passata una ragazza con gonnellina corta ma non troppo a fiori a vita alta maglietta normale occhiali da sole e sandali bassi in cuoio non c’era paragone! (e a livello di freschezza penso sia uguale)
Sono giovani e il loro senso dello stile è pari a quello di Barbara D’Urso per la simpatia. Ma avranno tempo per imparare (almeno loro, per Carmelita ormai non c’è speranza).
Posso proporti per un nuovo Ministero dell’educazione civica? Per qui non si tratta di questioni di gusto o di tendenze di moda ma di un briciolo di intelligenza unita alla decenza! L’altra sera ero in Pizzeria ed è entrata una signora di mezz’età accompagnata da un giovane virgulto . La signora per sembrare giovane e pimpante, a parte una abbronzatura fluo e il capello lungo biondo platino, aveva un pantalone 7/8 stretto ed elasticizzato a vita bassa con bustino legato sulla schiena e pancetta e rotolini vari che pur iper compressi uscivano da tutte le parti…. ORROREEEEEE!!!
Cara Isabella, corro a comprare un nuovo tailleur e alle prossime elezioni mi candido. Spero di avere il tuo voto.
Cara Paola non solo il mio credimi!!!
Bene. Mi metto in contatto con Roma allora. Che la campagna politica abbia inizio.
VAIIII !!!!!
Ti voterò! 🙂
Un voto per lo stile è un voto per un futuro elegante.
Ok, la campagna elettorale è pronta!
Concordo con tutto ciò che hai scritto…molto divertente fra l’altro…?
Pensi possa stamparla e promuoverla come nuova Bibbia durante l’ora di religione?
Si si dovresti proporlo…???
tutte cose vere. mi viene da ridere 😀
Io ho riso ma anche pianto mentre lo scrivevo. Però devo ammettere che finché ci sono persone che vanno in giro vestite così, io ho delle possibili clienti. Alla faccia della crisi.
#stima
Ho visto shorts che voi umani… Buongusto questo sconosciuto.
Il punto 5 invece, posso, nel mio mondo, estenderlo a TUTTE le scarpe di plastica? Magari anche in inverno? Grazie.
L’8. No.
Però pecco di nr 7. Non è giallo, non è mollettone, ma pinza e varia di colore in base, quasi, a quello che indosso. Non proprio fashion ma nemmeno Zia Pina. Spero. Non ho autocritica in effetti quindi non saprei.
Nemmeno fosse invisibile. Il mollettone sta a casa, a giocare a pettinare le bambole o le Barbie. Sulla mia pagina Facebook ho anche pubblicato una foto per far capire tutto l’orrore di questo strumento e traumatizzare le lettrici. Credo di aver raggiunto l’obiettivo.
Oggi sono uscita con un “messy bun”. Mi sono sentita troppo in colpa ad uscire con la pinza in testa.
Il terrorismo psicologico funziona sempre ?
Ahahahah mi fai morire!
Spero non troppo presto però 😉
Quando vuoi ti aspetto anche sui miei social!
il reggiseno a fascia di silicono è scomodissimo..mi lascia il segno quando sudo
Oltre il segno io me le ritrovo davvero in giro a fare public relations con ombelico e nei sparsi li vicino. Sono proprio delle libertine!
ahahahah