Spot pubblicitario mascara Layla The Longer The Better: polemiche, ingiunzione e scuse

Parliamo della pubblicità del mascara Layla The Longer The Better, andata in onda in TV e accusata di ledere la dignità umana
spot mascara Layla The Longer The Better

La pubblicità del mascara Layla “The Longer The Better” è al centro di polemiche, critiche, commenti indignati e persino un’ingiunzione. Scopriamo cosa è successo e vediamo insieme il video dello spot pubblicitario, in attesa di capire come si evolverà la questione.

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POLEMICHE SULLO SPOT PUBBLICITARIO DEL MASCARA LAYLA THE LONGER THE BETTER

Layla Cosmetics, storico beauty brand milanese, è al centro di aspre polemiche. La pietra dello scandalo è lo spot del mascara Layla The Longer The Better Extra Black in onda sulle reti televisive Mediaset. Il video ha suscitato sdegno e indignazione.

Cosa è successo? Layla ha mandato in onda uno spot pubblicitario dove tra i protagonisti vi erano uomini di colore, completamente nudi, con la scritta sulla pelle “Longer Better”, che richiama il nome del mascara e significa “più lungo è, meglio è”. L’azienda viene accusata per aver portato sullo schermo la perpetuazione di stereotipi e pregiudizi sessuali e razzisti.

Babila Spagnolo, CEO del brand e protagonista dello spot insieme ai ballerini, ha replicato spiegando la posizione di Layla Cosmetics e respingendo le accuse, ma l’irritazione non si è placata. Le polemiche e i commenti si sono tramutati in un’ingiunzione ufficiale da parte dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP).

Mascara Layla The Longer Better Extra Black

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VIDEO SPOT DEL MASCARA LAYLA THE LONGER THE BETTER

Per renderci conto di cosa stiamo parlando, guardiamo lo spot. La scena si apre con la CEO del brand intenta a truccarsi con il nuovo mascara The Longer The Better Extra Black, mentre sei ballerini di colore completamente nudi mostrano la scritta sulla pelle “Longer Better”, claim della promozione. Le polemiche e i commenti accusano l’azienda di sessualizzazione dei corpi, razzismo e perpetuazione di stereotipi. Oggetto della contestazione è la scelta di associare un prodotto formulato per durare a lungo al pregiudizio legato agli uomini di colore. Ecco il video tanto chiacchierato!

L’INGIUNZIONE DI IAP

Per mezzo della sua CEO Babila Spagnolo, il brand aveva inizialmente respinto le accuse. La replica non ha placato la polemiche, anzi ha inasprito i commenti di parte della community del brand e non solo, delusi dalla dimostrazione di insensibilità. La vicenda sembra tutt’altro che conclusa: a complicare la situazione arriva l’ingiunzione da parte dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) che definisce la pubblicità lesiva della dignità della persona.

«Benché non esistano temi tabù in pubblicità – spiega l’IAP – è fuor dubbio che la rappresentazione, per gli inequivoci richiami allo stereotipo secondo cui i maschi “neri” si caratterizzerebbero per avere attributi maschili di maggiori dimensioni. In particolare lo spot mette in evidenza una rappresentazione svilente della persona, posta sullo stesso piano del prodotto pubblicizzato». L’IAP contesta quindi la «mercificazione della persona», giudicando «inaccettabile» il modo in cui l’azienda ha sfruttato i corpi dei ballerini.

Si attende ora una diretta sui social in cui Babila Spagnolo chiarirà meglio la vicenda e la posizione del brand.

Cosa ne pensate dello scalpore che suscita lo spot del mascara Layla The Longer The Better? Avevate già visto il video al centro dello scandalo? Fateci sapere le vostre opinioni nei commenti!


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Scritto da Veronica Funari

Beauty Editor - Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con master in Digital Marketing e attestato di Workshop di Giornalismo Multimediale, scrive quotidianamente articoli su cosmesi e beauty, approfondendo temi rilevanti del settore. La passione per il beauty e la scrittura l'accompagnano da tutta la vita portandola a lavorare per testate giornalistiche fin dal periodo universitario. L'innata curiosità che l'ha spinta a esplorare il mondo dello skincare e del make up fin da giovane è diventata un elemento significativo della sua professione.

11 Commenti

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  1. il problema secondo me è che ci si indegna per uomini ma mai per donne o quanto meno ci si indigna e poi si sgonfia tutto. la storia poi della disney è assurda!

  2. Come direbbe la mitica Miranda Prestley: “Avanguardia pura”. Nel 2022, ancora a perpetuare lo stereotipo dell’uomo di colore superdotato. Avanguardia pura davvero. Poi tutte a battersi il petto per la donna oggetto e sessualizzata…

  3. Advertisement
  4. Ma basta con questo politically correct!!! Non è possibile, tutto viene visto come un qualcosa di sbagliato, qua siamo a livelli di ipocrisia senza un senso!! Ma qual’è il problema???
    Dobbiamo per forza vedere il lato oscuro in qualsiasi cosa?? Ho letto recentemente che la Disney in Biancaneve non parlerà più di nani che vanno in miniera perchè si parla di sfruttamento di persone con disabilità???? Questa è follia! E’ una fiaba punto! Vedo i fratelli Grimm che si rivoltano nella tomba!

  5. Non sapevo di questo scandalo,e anche la pubblicità non mi è capitata di vederla,condivido in pieno che rappresenta una forma un po’ svilente della persona con il prodotto in questione

  6. questa è la prima volta che vedo lo spot (guardo poca TV soprattutto Mediaset) 😅 In effetti non mi piace molto perché si basa su uno stereotipo e si poteva evitare, ma il mascara me lo segno perché mi interessa e conosco i prodotti Layla e sono di buona qualità.

  7. Ho visto lo spot in tv tante volte e fin da subito mi sono chiesta se era proprio necessario ”descrivere” un mascara in quel modo.

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