Intervista a Stefano Anselmo, il maestro dei truccatori

In occasione dell’uscita del suo ultimo libro, abbiamo intervistato Stefano Anselmo, maestro e guru di truccatori e amanti del make up!
Intervista a Stefano Anselmo


La nostra intervista a Stefano Anselmo, truccatore e formatore conosciuto come il Maestro, realizzata in esclusiva in occasione dell’uscita del libro 150 facce da truccare.

Advertisement

STEFANO ANSELMO

Truccatore e consulente d’immagine, ma anche insegnante e formatore conosciuto in tutto il mondo, Stefano Anselmo ha all’attivo oltre duecento articoli scritti in collaborazione con le più importanti riviste del settore. Ha truccato numerosi personaggi dello spettacolo con look memorabili, tra cui Mina, Anna Oxa, Ornella Vanoni, Renato Zero e Vasco Rossi.

Trucco Stefano Anselmo
Anna Oxa fotografata da Toni Thorimbert e truccata da Stefano Anselmo

Esperto di storia del trucco, ha fondato l’Accademia Stefano Anselmo, in cui insegna alle nuove generazioni di make up artist secondo il Metodo Stefano Anselmo, metodo alla base di numerose scuole di estetica e trucco. Scopriamo i segreti del mestiere per un make up da professioniste direttamente da Stefano Anselmo in questa intervista!

Intervista a Stefano Anselmo

Advertisement

INTERVISTA A STEFANO ANSELMO

Il suo nuovo libro 150 facce da truccare raccoglie 150 trucchi effettuati su donne comuni. Cosa l’ha portata a prediligere la donna normale rispetto a donne famose?

Lavorando sulla gente comune sempre ho cercato di rendere la donna reale, oltre che più bella. Dietro a ogni make up c’è uno studio accurato affinché il trucco sia funzionale alla tipologia di viso ed esalti la naturale bellezza di una donna. Compresi i suoi difetti, che possono diventare caratteristiche decisamente interessanti. Mi sono sempre scontrato con la visione idealizzata della figura femminile, le correzioni ostentate e prive di senso su modelle bellissime e giovanissime. La gente comune vuole sentirsi generalmente più bella nella sua pelle.

In base alla sua esperienza quali sono gli errori di trucco più frequenti commessi involontariamente dalle donne?

L’errore più frequente è quello di tentare di replicare su sé stesse lo stile di altri, come il make up visto su un’artista o una modella. Così il risultato è per forza artefatto. Invece bisognerebbe utilizzare un trucco come spunto e adattarlo alla propria persona. È corretto ispirarsi al trucco di una celebrity, ma non bisogna copiarlo. Su questo punto insisto molto coi ragazzi della mia Accademia. Quando si trucca è fondamentale ragionare su chi si ha di fronte e sulle sue caratteristiche morfologiche, cromatiche o tipologiche, facendosi un’idea di che carte abbiamo in mano. È un po’ come aprire il frigo e preparare il piatto migliore solo con quello che trovi.

Stefano Anselmo

Advertisement

Ci sono domande che le vengono poste spesso quando trucca, o domande insolite che le hanno rivolto le persone ritratte nel suo ultimo libro?

Le domande che mi fanno spesso sono, ad esempio “Uso l’ombretto verde o azzurro?”, come se scegliere tra due colori fosse l’unica alternativa. Nessuno dei due, mi viene da rispondere! Oppure mi chiedono di non cambiare le sopracciglia. Devo dire invece che le “modelle” del mio libro non hanno fatto domande insolite, perché conoscevano bene la mia storia e il mio metodo.

Quali sono le curiosità principali che ha la donna comune nei riguardi del trucco?

Le curiosità indotte, le leggende metropolitane o credere alle magie dei truccatori hollywoodiani. Mi piace ricordare un aneddoto. Di fronte a un’affissione di un noto marchio beauty, due signore commentarono la pelle perfetta ottenuta con quel fondotinta. Stupite dalla levigatezza della pelle immaginarono cosmetici miracolosi in grado di eliminare qualsiasi imperfezione, senza sapere che quel “truccatore” si chiama Photoshop. Ecco, questo spiega molto bene il distacco tra la realtà dei fatti e l’immaginario della gente.

Arrivate a una certa età, le donne tendono a truccarsi di meno. Cosa consiglia alle over 50 o 60 che non vogliono rinunciare al make up?

Consiglierei di sfatare alcuni miti, come “la cipria evidenzia le rughe”. In realtà dipende molto da come e dove la si applica. Nelle zone come le zampe di gallina, per esempio, bisogna essere leggerissimi con il trucco. Nelle aree più pigmentate si stende il fondotinta con un pennellino e si fissa subito con la cipria. In sintesi: il trucco invecchia se usato male! Meglio prediligere un make up opaco, perché mimetizza le imperfezioni. Truccarsi meno vale in linea generale, ma con piccole accortezze non bisogna rinunciarci. Un eyeliner usato con giusta misura può risolvere un bel po’ di problemi!

Make up di Stefano Anselmo
Lezione di trucco di Stefano Anselmo – pic: @accademiastefanoanselmo

Quanto è importante l’armocromia nella scelta del make up per valorizzare le persone?

In genere non tengo conto degli occhi, guardo di più al colore dei capelli e della pelle. Non ho mai cercato di armonizzare il rossetto al vestito, a meno che il colore non obblighi la scelta. Per esempio, se la giacca è fucsia non scelgo un rossetto mattone o arancione!

Cosa ne pensa del grooming e del make up maschile? Ci sono cosmetici che consiglia agli uomini?

Più che consigliare i cosmetici conviene spiegare come usarli. Durante i corsi di wedding make up in Accademia una delle domande ricorrenti riguarda il possibile utilizzo del fondotinta sul futuro sposo. Rispondo che è possibile, purché non si usi con lo stesso criterio col quale si truccherebbe una donna. Questo perché nella nostra cultura l’uomo è e rimane sempre più naturale. Una donna con mascara, terra e lucidalabbra è naturale, ma lo stesso trucco su un uomo ha un effetto totalmente diverso. Sul maschio si pratica una sorta di cleaning make up ritoccando le discromie. Poi ci sono alcune tecniche antiche che possono essere usate con più disinvoltura, come infoltire i capelli dove risultano più radi, applicando un ombretto scuro.

Cosa ne pensa delle app di makeup virtuale che ci mostrano come staremmo con un prodotto prima dell’acquisto?

La tecnologia fa passi da gigante ma è pur sempre una macchina che non ragiona. Va bene per farsi un’idea su un colore o una pettinatura, ma alla base ci deve essere sempre la mano dell’uomo, che considera chi si trova di fronte nella sua interezza.

Stefano Anselmo make up

È unanimemente considerato il Maestro del make up. Come si sente quando ripensa al suo percorso artistico e personale?

Mi sono avvicinato al trucco perché mi piaceva l’idea di elaborare i volumi di un viso per renderlo più bello o interessante. Il mio punto di riferimento, pur non avendolo conosciuto, è stato Alberto de Rossi, un importantissimo truccatore italiano che lavorò con Audrey Hepburn e Liz Taylor. Come mi sento a essere considerato il Maestro? Ti danno del maestro quando sei vecchio, forse? O forse mi considerano così perché, come mi hanno fatto notare più volte, ho anticipato alcune cose. Per esempio nel 1979 dedicai un capitolo del mio primo libro al trucco etnico, in un epoca e un’Italia dove nessuno si sognava di occuparsene. Decenni prima che diventasse una moda.

Tra i suoi lavori quale non l’ha soddisfatto al 100% o rifarebbe in modo diverso?

Su Iva Zanicchi riproposi un trucco che avevo ideato per un marchio di cosmetici. Un trucco meno grafico sul suo viso sarebbe andato decisamente meglio.

Come immagina il make up tra 10 o 20 anni?

È difficile dirlo perché la moda è talmente capricciosa che è impossibile da prevedere. Negli ultimi anni sono le pratiche “permanenti” ad aver conquistato il consenso del pubblico, perché piace l’dea del finto che sembra vero. Tuttavia ciò che è permanente e irreversibili limita parecchio il gioco della trasformazione. Il futuro del make up lo vedo nella capacità di mostrarsi per come si è veramente, diva o persona comune. Mina in questo senso è un grande esempio, perché si è fatta fotografare anche senza trucco. Lei ha sempre scelto delle immagini forti per rappresentarsi.

Mina
Mina fotografata da Mauro Balletti per la cover del cd Veleno
Advertisement

Quali sono i suoi progetti per il futuro?

Sto lavorando a un nuovo libro, forse due, anche se in questo momento tutto va a rilento. Io amo lavorare in team e mi piace trasmettere le mie passioni ai futuri colleghi. Non a caso ho deciso di fondare l’Accademia Stefano Anselmo, dove posso insegnare alla mia maniera. Speriamo presto di riprendere la nostra quotidianità nella nuova normalità.

DOVE ACQUISTARE IL LIBRO DI STEFANO ALSELMO

Il libro 150 facce da truccare – Il manuale di riferimento per tutti i make-up artist che ha ispirato l’intervista a Stefano Anselmo è in vendita in questa pagina di Amazon al costo di 33,15 euro.

Ci auguriamo che vi sia piaciuta la nostra intervista a Stefano Anselmo, che ringraziamo per la disponibilità. Speriamo che vi abbia fornito spunti e ispirazione!


Non perdetevi le notizie più succose dal mondo della bellezza e del make up:

Advertisement

Scritto da Martina Porzio

Beauty Editor: autrice di articoli, guide e news dedicate a cosmesi e skincare. Partecipa per Beautydea agli eventi organizzati dalle principali aziende del settore. Moderatrice del gruppo Facebook di Beautydea. Make up artist in ambito moda e luxury wedding. Beauty Consultant e insegnante di self make up. Laureata in Lingue per il Management Internazionale con conoscenza di inglese, spagnolo e russo, precedentemente PR e addetta stampa. Appassionata di cosmetica, make up e beauty da sempre, prima trousse make up (giocattolo) ricevuta a 9 anni.

10 Commenti

Lascia un commento
  1. stupenda questa intervista, vorrei un maestro come lui vicino per farmi dare qualche consiglio. Condivido sul cleaning make up per gli uomini e su tutto ❤️

  2. Advertisement
  3. Molto bella e illuminante (per restare in tema di make up) questa intervista, condivido ogni singola parola di Stefano Anselmo

    • Siamo felici che l’intervista vi sia piaciuta! È stato un piacere anche per noi intervistare il Maestro e scoprire i suoi segreti 😊

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *