YSL Beauty Abuse Is Not Love, la campagna contro la violenza sulle donne

Abuse Is Not Love è la campagna YSL Beauty che sensibilizza e informa i giovani riguardo comportamenti abusanti e risorse a sostegno
YSL Beauty campagna Abuse Is Not Love

YSL Beauty lancia la campagna Abuse Is Not Love a contrasto della violenza sulle donne, attraverso programmi di sensibilizzazione e sostegno alle iniziative di prevenzione.

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YSL BEAUTY CAMPAGNA ABUSE IS NOT LOVE

In occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, YSL Beauty avvia la campagna Abuse Is Not Love. L’iniziativa si pone come obiettivo la sensibilizzazione delle persone riguardo i segnali d’allarme associati all’abuso e l’indicazione di servizi e risorse a sostegno delle vittime. Si tratta della seconda edizione del programma Abuse Is Not Love, lanciato nel 2020 dalla maison, che contribuisce a formare i giovani sul tema della violenza da parte del partener intimo e sostiene le organizzazioni di volontariato a livello globale. In Italia, il percorso prosegue con il sostegno concreto di YSL Beauty all’organizzazione no profit D.i.Re – Donne In Rete Contro La Violenza. Nei centri antiviolenza D.i.Re sono state accolte 20.432 donne, viene fatta formazione negli istituti scolastici e nei team lavorativi di YSL Beauty.

YSL Beauty campagna Abuse Is Not Love 2022

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L’INIZIATIVA ABUSE IS NOT LOVE DI YSL BEAUTY

L’abuso da parte del partner intimo è la forma di violenza più diffusa: colpisce circa 641 milioni di donne e ragazze in tutto il mondo. Si tratta di un problema sociale di grandissimo rilievo e ancora troppo comune. Purtroppo, ancora oggi la tendenza è giustificare erroneamente il comportamento violento come gesto d’amore. Ma in realtà, 1 donna su 3 subisce violenza dal partner nel corso della propria vita, con un tasso di rischio che aumenta soprattutto tra le più giovani. Per questo motivo, l’iniziativa di YSL Beauty Abuse Is Not Love vuole agire attivamente, attraverso la formazione per una migliore comprensione dei comportamenti abusanti e delle risorse disponibili, sensibilizzando e sostenendo economicamente le vittime.

Nel mondo sono state coinvolte circa 267.000 persone nel programma, compresi dipendenti YSL Beauty. Solo in Italia nel 2021 sono state accolte 21.000 donne. A sostegno dell’iniziativa sono stati donati 2,2 milioni di euro a partner no profit per sostenere i programmi di prevenzione. Le ambasciatrici di YSL Beauty, Zoë Kravitz e Dua Lipa sono due delle voci che si uniscono al coro, esprimendo solidarietà e sostegno alla causa.

Abuse Is Not Love YSL Beauty
Dua Lipa, testimonial della campagna Abuse Is Not a Love di YSL Beauty, in uno spot per il profumo Libre – pic: @yslbeauty

Per tutte le informazioni sul progetto italiano YSL Beauty campagna Abuse Is Not Love in partnership con D.i.Re è possibile consultare il sito ufficiale dell’iniziativa.

Cosa ne pensate dell’iniziativa YSL Beauty Abuse Is Not Love? Ne eravate già a conoscenza? Aspettiamo di leggere le vostre opinioni nei commenti!

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Scritto da Veronica Funari

Beauty Editor - Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con master in Digital Marketing e attestato di Workshop di Giornalismo Multimediale, scrive quotidianamente articoli su cosmesi e beauty, approfondendo temi rilevanti del settore. La passione per il beauty e la scrittura l'accompagnano da tutta la vita portandola a lavorare per testate giornalistiche fin dal periodo universitario. L'innata curiosità che l'ha spinta a esplorare il mondo dello skincare e del make up fin da giovane è diventata un elemento significativo della sua professione.

9 Commenti

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  2. Invece che pensare a queste iniziative (che lasciano il tempo che trovano) sarebbe ora di passare ai fatti, educando il genere umano !

  3. Certo che lo slogan è proprio di una banalità estrema. Iniziativa lodevole quanto si vuole ma secondo me il vero problema è molto più ancestrale e riguarda l’educazione DEI generi, non di genere: finché le femministe sbraiteranno ai quattro venti sentendosi solo vittime, ricettive e passive, invece che attive e attrici della loro vita, relegando il ruolo di eterno cattivo all’uomo, non andremo da nessuna parte.

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